giovedì 9 gennaio 2014

IL PERIMETRO IN MOSTRA AL CIRCOLO DEGLI ARTISTI DI ROMA

L'avventura de Il Perimetro diventa una mostra fotografica il 12 gennaio presso il Circolo degli artisti di Roma..così come ci raccontano i protagonisti!
 
 
"Tra migliaia di scatti realizzati nei 48 giorni di viaggio abbiamo - molto faticosamente! - selezionato 11 foto, che saranno esposte al Circolo degli Artisti di Roma, il prossimo 12 Gennaio.

Oltre alle fotografie presenteremo il progetto del Perimetro, con un racconto di come sono andate le cose e alcune delle conclusioni a cui stiamo approdando in questi mesi di riflessione.
Assieme a noi sarà al Circolo anche Enrico di Viaggi e Miraggi, che presenterà questo straordinario progetto di Turismo Responsabile, con cui abbiamo collaborato a lungo per la realizzazione del viaggio in vespa.

L'evento è organizzato da Ammappalitalia, progetto legato alla percorribilità a piedi del territorio italiano con cui Donostia.it / ilPerimetro ha avuto e avrà modo di collaborare.
L'ingresso è gratuito. Vi si aspetta nel tardo pomeriggio, alle 19. Aperitivo biologico organizzato dal Circolo e da Wi Fi Art".

PROGETTO "CHIARA"

Il progetto 'Chiara'', realizzato dall' Arci di Firenze in collaborazione con Publiacqua, l'azienda erogatrice del servizio idrico della provincia di Firenze, mira a valorizzare e a promuovere il consumo di acqua del rubinetto nei circoli dove è presente al ristorazione.

"Insieme a Publiacqua abbiamo condiviso un calendario per i controlli sulla qualità dell'acqua nei 30 circoli che hanno adeirto al progetto" Ci raccontano dall'Arci di Firenze "Abbiamo concluso da poco la fase 1, ovvero quella dei cotrolli che sono andati per tutti bene. Quindi l'acqua del rubinetto è buona, potabile e le analisi chimiche lo hanno dimostrato.

Inoltre l'acqua del rubinetto rispetta l'ambiente e fa risparmiare.1000 litri di acqua costano poco piùb di 2 euro (comprese le spese di fognatura e depurazione).
Per acquistare la stessa quantità di acqua, ma in bottiglia, servono 250 euro.Significa inoltre che 1000 litri di acqua del rubinetto fanno risparmiare 2000 bottiglie in pet da mezzo litro e 68 kg di co2 emessa in atmosfera.

Siamo ora alla fase 2: saranno consegnate ai circoli, in base al loro fabbisogno, le bottiglie con i loghi di arci firenze e publiacqua.Sulle tavole dei circoli quindi ci sarà solo acqua del rubinetto".

Basta bottiglie di plastica!

sabato 14 dicembre 2013

STOP AL CONSUMO DI TERRITORIO



A Genova un coordinamento di reti, associazioni e comitati , a cui partecipano numerosi circoli Arci  "Considerato l'alto indice di urbanizzazione e impermeabilizzazione del suolo, lo stato di abbandono del territorio ed il rischio idrogeologico che ne consegue, le difficoltà di accesso alla terra per la produzione agricola locale, l'elevato numero di edifici vuoti e l'andamento demografico decrescente(...), chiede che il PUC (Piano Urbanistico Comunale) non preveda ulteriore consumo di terreno libero, nè in superficie, nè sottoterra. Potete approfondire leggendo questo ARTICOLO

venerdì 6 dicembre 2013

LA SOLA STABILITA' NECESSARIA E' QUELLA DEL TERRITORIO E DEL SOCIALE

Ancora oggi, mentre il paese affoga sotto il maltempo, i drammi sociali e del lavoro, la   Commissione Europea continua a chiedere all'Italia maggiori impegni per le privatizzazioni e per la spending review.
Una leadership europea priva di legittimità democratica e del tutto screditata continua a dare ordini e a fare danni enormi nel nostro continente.
 La ricetta del pareggio di bilancio ha distrutto e sta distruggendo la capacità di reggere alla crisi in sempre più paesi.
 La recessione avanza insieme alla distruzione di tutti gli strumenti (investimenti statali, redistribuzione, garanzie sociali) che possono permettere di reagire positivamente alla fase peggiore della nostra storia recente.
 Lo diciamo ad alta voce: l'unica stabilità che ci interessa è quella sociale e del territorio. Così si salva l'Italia e l'Europa.
 Dopo la Sardegna, burrasche anomale e gigantesche hanno portato morte e distruzione in tante regioni del Sud. Siamo vicini alle vittime e alle comunità colpite.
Il riscaldamento globale ha già cambiato il clima nel nostro paese, e non siamo attrezzati. I costi umani, sociali, economici sono già oggi altissimi e diventeranno più alti.
 Il pareggio di bilancio può e deve attendere.
 Chiediamo un gigantesco piano di investimenti pubblici, gestiti in trasparenza sotto il controllo democratico delle comunità locali e dei cittadini, per la messa in sicurezza del territorio e degli edifici pubblici e privati, per il riassetto dei piani urbanistici, per la ricostruzione ecologica delle zone terremotate e devastate, per la bonifica delle zone inquinate, per il consumo zero di suolo, per la mobilità sostenibile, per la riconversione energetica, per l'agricoltura di qualità e di piccola scala, per il ripopolamento delle aree non urbane.
 Chiediamo la fine di tutte le opere inutili e distruttive, utili solo ai profitti di pochi, dagli F35 alla Tav, al Muos, alla costruzione e all'ampliamento di centrali e alle discariche inquinanti, alle trivellazioni in mare.
Chiediamo che non si proceda alla svendita e alla privatizzazione di nessun bene comune naturale e sociale e che al contrario si recuperino quelli già sottratti alla comunità
 Così si crea lavoro, si produce e distribuisce ricchezza, così si esce dalla crisi. Così si fa la nostra Europa. Tutto il resto sono bugie. Che vengano dai diktat ideologici europei o dal desolante dibattito politico italiano.

 Roma, 3 dicembre 2013

giovedì 21 novembre 2013

SOLIDARIETA' ALLA SARDEGNA E AL POPOLO SARDO

 
LA SOLA STABILITA' CHE CI SALVA

E' QUELLA DEL TERRITORIO E DEL CLIMA

Tutta la solidarietà della nostra associazione va alla Sardegna e al popolo sardo, colpito da un ciclone violento e distruttivo. 

E' il più violento fenomeno meteorologico estremo fra quelli che ormai flagellano il nostro paese negli ultimi tempi. E purtroppo non sarà l'ultimo.

A Varsavia la diciannovesima Conferenza Mondiale sul Clima si avvia verso l'ennesimo fallimento, mentre le emissioni di gas serra continuano ad aumentare.

Negli stessi giorni intere comunità in tutti gli angoli del pianeta, dalle Filippine agli Usa e all'Australia, hanno perso vite, case, lavoro e sicurezza, vittime di disastri che un tempo venivano definiti naturali.

Quando ancora bisognerà aspettare per un cambio di passo? Quanta altra morte, quante altre sofferenze, quante altre rovine, quante altre risorse distrutte e sprecate?

In Italia servono 40 miliardi di euro per la messa in sicurezza del territorio. La legge di stabilità ne stanzia solo 180 milioni in tre anni. 

E intanto, nessuno ferma la erosione di suolo, la cementificazione che prosegue a ritmo serrato, l'avvelenamento di terra, aria e mare. 

Non vogliamo morire per colpa della cecità di un sistema politico che non è più in grado di mettere in priorità la vita dei cittadini. Non vogliamo morire per gli interessi dei pochi che continuano a guadagnare distruggendo la salute e il futuro della nostra gente e delle nostre terre.

C'è tanto lavoro e tanto benessere, tanta ricchezza buona da produrre e distribuire in un grande piano di messa in sicurezza del nostro territorio, nella bonifica, nella riconversione ecologica, nel ritorno alla terra. 

Altro che austerità, altro che tagli, altro che fiscal compact. Grandi investimenti, ci vogliono, per un grande progetto politico di cambiamento. 

Per questo ci battiamo, con la Sardegna e tutti gli altri territori vittime della devastazione ecologica nel cuore.

QUEL FIUME IN PIENA...

Impossibile non mettere in relazione il disastro che ha colpito la Sardegna con le manifestazioni che sabato 16 novembre hanno riempito le strade e le piazze di alcune città italiane. Mentre il ciclone stava per devastare l'Isola, centinaia di migliaia di persone manifestavano sotto la pioggia chiedendo giustizia per l'avvelenamento dell'aria e dell'acqua che  porta morte, per la devastazione del territorio e la cementificazione selvaggia che portano morte, invocando politiche sensate sui rifiuti, sull'energia e sulla pianificazione.
La nostra solidarietà al popolo Sardo si esprime in gesti concreti!

NAPOLI 16 NOVEMBRE 2013






PISA 16 NOVEMBRE 2013





 
 

giovedì 14 novembre 2013

ANCHE L'ARCI NEL FIUME IN PIENA PER FERMARE IL BIOCIDIO. L'ASSOCIAZIONE PARTECIPA ALLA GIORNATA NAZIONALE DEL 16 NOVEMBRE


Siamo sgomenti di fronte alla furia del ciclone che ha portato morte e distruzione nelle Filippine. Tutta la nostra solidarietà va al popolo filippino e alla sua comunità residente in Italia, che così tanto contribuisce alla vita delle nostre comunità. 

Gli esperti ci dicono che le almeno 10.000 vittime non sono state uccise dalla natura matrigna, ma dagli effetti nefasti del riscaldamento globale. 

Peraltro in questi giorni, come sempre più spesso accade, una tempesta di inusuale intensità per i nostri standard si è abbattuta sul nostro paese, facendo vittime e procurando gravi danni. 

Viviamo in un sistema impazzito, che consente a pochi arraffatori di accumulare enormi profitto con tutti i mezzi leciti e illeciti, in spregio totale alla vita degli umani, del pianeta, delle future generazioni. Un gigantesco biocidio si commette ogni giorno e ogni ora, in ogni angolo del mondo: e lo chiamano sviluppo. 

A questa follia noi ci ribelliamo. Sabato 16 novembre saremo anche noi, insieme a un fiume in piena di persone, comitati, organizzazioni e comunità a manifestare lo sdegno e l'impegno a fermare questo massacro presente e futuro, per voltare radicalmente pagina alla storia. 

Circoli e comitati dell'Arci saranno in piazza a Napoli contro l'orrore dei rifiuti tossici con cui da venti anni intere comunità sono state avvelenate, le cui prove sono state incredibilmente secretate fino a poco tempo fa e le cui responsabilità coinvolgono un enorme spaccato del nostro paese, in un intreccio mortale fra camorra, imprese e politica del nord e del sud. 

Manifesteremo in Val di Susa, ancora una volta, contro una gigantesca opera inutile che devasta un territorio e contro la militarizzazione della Valle, unica risposta del Governo alle proteste e alle proposte della comunità locale.  

Saremo in piazza a Pisa, per difendere il Municipio dei Beni Comuni sgomberato con la forza e tutti gli spazi pubblici, presidi di partecipazione e democrazia del nostro paese, tenuti vivi con fatica e impegno volontario da centinaia di migliaia di persone ogni giorno in tutta Italia. 

 Manifesteremo lo stesso giorno anche a Crotone, contro l'inquinamento ambientale e per denunciare l'alto tasso dei tumori riscontrato nel territorio. 

 Saremo anche a Genova, nella settimana di inaugurazione del Teatro Altrove autogestito, riaperto grazie all'impegno dell'Arci e di altre associazioni per recuperare e restituire alla città un importante bene comune.

 Saremo in tanti anche a Reggio Emilia, per Strati della Cultura, appuntamento annuale delle pratiche culturali dell'Arci, con le quali seminiamo in tutta Italia i principi e i valori di un'altra società e di un'altra economia. 

Molti circoli e comitati dell'Arci, in diverse parti d'Italia, hanno in programmazione iniziative di sostegno e informazione a questa giornata contro la furia devastatrice di un mercato liberato da ogni vincolo etico e morale, contro l'intreccio perverso fra le organizzazioni criminali e gli interessi sporchi di tanta parte del paese legale. 

 
Contro il biocidio, per il diritto alla salute, al benessere, alla dignità, per la società e la cultura del bene comune.